Questo formaggio si produce solamente in un ristretto territorio della Val Grana, coincidente con i tre Comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana. La DOC risale al 1982, il riconoscimento DOP viene attribuito nel 1996.
Materia Prima: latte vaccino crudo.
Aspetto: La crosta è poco spessa e rugosa, di colore marrone chiaro. La pasta è compatta di colore bianco avorio, priva di occhiatura. Alcune forme con questa stagionatura potrebbero sviluppare un'erborinatura naturale, che rende il prodotto ancora più gustoso.
Gusto: Decisamente profumato, al palato è leggermente sapido, con spiccate note erbacee e lattiche. Se dovesse essere leggermente erborinato risulterebbe più dolce e con note di cantina e sottobosco.
Stagionatura: almeno 4 mesi.
Curiosità:
Il Castelmagno prende il nome da un celebre santuario intitolato a San Magno e dall'omonimo paese. Le prime notizie della sua produzione risalgono al XII secolo, quando il Marchese di Saluzzo, nel 1277 impose che l'affitto di alcuni pascoli venisse pagato con forme di Castelmagno. L'ottocento è la sua epoca d'oro: il Castelmagno diventa il re dei formaggi piemontesi e compare nei menu dei più prestigiosi ristoranti di Parigi e di Londra. Dopo la seconda guerra mondiale, con lo spopolamento delle montagne, il Castelmagno rischiò seriamente di scomparire e fino agli anni '70 rimase quasi sconosciuto al grande pubblico.
Abbinamenti: Da provare con il miele d'Acacia o una gelatina di vino.
Suggerimenti d'utilizzo:
Da provare con i carciofi freschi affettati finemente e conditi con un po' di sale e olio.
Il prezzo di listino è riferito ad 1 Kg. Il quantitativo minimo di prodotto ordinabile è di 450 grammi (pari ad 1/8 di forma) ed è confezionato sottovuoto. Per forma intera o pezzature diverse inviare richiesta a: